Vipere!!!!
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Vipere!!!!
Apro questo nuovo argomento per segnalarvi un interessante articolo apparso su GREENREPORT in data 19.03.2009 a firma Filippo Barbanera, Monica Guerrini e Fernando Dini del Dipartimento di Biologia, Unità di Protistologia-Zoologia - Pisa
Solita selezione dell'Altroparco: per l'articolo completo,
http://www.greenreport.it/contenuti/leggi.php?id_cont=18610
La genetica svela il “mistero” delle origini della vipera di Montecristo
La vipera comune (Vipera aspis) rappresenta un modello molto interessante per lo studio dell’influenza delle glaciazioni del Pleistocene ... sull’evoluzione dei vertebrati in Europa, a causa della spiccata sensibilità alle variazioni di temperatura, della filopatria e dell’ampia distribuzione latitudinale della specie. (....)
I risultati delle analisi genetico-molecolari, ottenuti tramite l’impiego di tipi diversi di marcatori (...) hanno permesso di accertare l’esistenza di diversi gruppi geneticamente ben differenziati appartenenti alle sottospecie V. aspis aspis (Italia nord-occidentale), V. aspis francisciredi (Italia centrale e settentrionale, Isola d’Elba inclusa) e V. aspis hugyi (Italia meridionale peninsulare, Sicilia ed Isola di Montecristo).
Se, da un lato, è assai verosimile che la popolazione elbana di vipera derivi da antenati che hanno raggiunto l’Isola nel corso delle regressioni marine che hanno messo in contatto l’Elba stessa con l’Italia continentale, dall’altro, la popolazione di Montecristo ha un’indubbia origine alloctona, dal momento che l’Isola non è mai entrata in contatto con la terraferma nel corso della sua lunga “migrazione” attraverso il Mediterraneo. Come raccontato dallo storico Strabone (58 AC - 25 DC), Montecristo era un’antica base navale utilizzata dai Greci. Questi erano soliti impiegare le vipere (preventivamente private del loro veleno) come proiettili da gettare sulle navi avversarie prima dell’assalto, in modo tale da creare scompiglio e paura. La loro azione era volta a proteggere soprattutto le città toscane degli Etruschi, loro partners commerciali.
Le analisi genetiche hanno confermato l’origine strettamente siciliana della popolazione di vipera di Montecristo. Più in generale, la ricerca ha evidenziato come la Sicilia, l’Italia meridionale peninsulare e quella centrale abbiano rappresentato importanti rifugi per la vipera nel corso delle ultime glaciazioni, regioni che tuttora conservano un’elevata diversità genetica. Le rotte seguite dalle vipere durante la ri-colonizzazione dell’intero territorio italiano a partire dai rifugi sopra ricordati, hanno portato alla formazione anche di popolazioni ibride, come quella tra V. a. francisciredi e V. a. hugyi lungo la linea di confine dei rispettivi areali di distribuzione.
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Ganzo, no? Mi ricorda la famosa storiella degli ambientalisti che lanciano le vipere dall'elicottero...

Solita selezione dell'Altroparco: per l'articolo completo,
http://www.greenreport.it/contenuti/leggi.php?id_cont=18610
La genetica svela il “mistero” delle origini della vipera di Montecristo
La vipera comune (Vipera aspis) rappresenta un modello molto interessante per lo studio dell’influenza delle glaciazioni del Pleistocene ... sull’evoluzione dei vertebrati in Europa, a causa della spiccata sensibilità alle variazioni di temperatura, della filopatria e dell’ampia distribuzione latitudinale della specie. (....)
I risultati delle analisi genetico-molecolari, ottenuti tramite l’impiego di tipi diversi di marcatori (...) hanno permesso di accertare l’esistenza di diversi gruppi geneticamente ben differenziati appartenenti alle sottospecie V. aspis aspis (Italia nord-occidentale), V. aspis francisciredi (Italia centrale e settentrionale, Isola d’Elba inclusa) e V. aspis hugyi (Italia meridionale peninsulare, Sicilia ed Isola di Montecristo).
Se, da un lato, è assai verosimile che la popolazione elbana di vipera derivi da antenati che hanno raggiunto l’Isola nel corso delle regressioni marine che hanno messo in contatto l’Elba stessa con l’Italia continentale, dall’altro, la popolazione di Montecristo ha un’indubbia origine alloctona, dal momento che l’Isola non è mai entrata in contatto con la terraferma nel corso della sua lunga “migrazione” attraverso il Mediterraneo. Come raccontato dallo storico Strabone (58 AC - 25 DC), Montecristo era un’antica base navale utilizzata dai Greci. Questi erano soliti impiegare le vipere (preventivamente private del loro veleno) come proiettili da gettare sulle navi avversarie prima dell’assalto, in modo tale da creare scompiglio e paura. La loro azione era volta a proteggere soprattutto le città toscane degli Etruschi, loro partners commerciali.
Le analisi genetiche hanno confermato l’origine strettamente siciliana della popolazione di vipera di Montecristo. Più in generale, la ricerca ha evidenziato come la Sicilia, l’Italia meridionale peninsulare e quella centrale abbiano rappresentato importanti rifugi per la vipera nel corso delle ultime glaciazioni, regioni che tuttora conservano un’elevata diversità genetica. Le rotte seguite dalle vipere durante la ri-colonizzazione dell’intero territorio italiano a partire dai rifugi sopra ricordati, hanno portato alla formazione anche di popolazioni ibride, come quella tra V. a. francisciredi e V. a. hugyi lungo la linea di confine dei rispettivi areali di distribuzione.
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Ganzo, no? Mi ricorda la famosa storiella degli ambientalisti che lanciano le vipere dall'elicottero...


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Che cosa c'é da aspettarsi da chi come me non sa adeguarsi a sette, mafiette, etichette? Mi piace sapermi diverso, piacere perverso che riverso in versi su fogli sparsi, nei capoversi dei giorni persi nei miei rimorsi. Godo se penso all'amaro che mastica chi pronostica la fine della mia vitalità..
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