2011....L'ANNO CHE VERRA'

L'ANNO CHE VERRA'

Tra poco finirà un altro anno , ancora una tappa della nostra vita.
Continuerò oggi, come ieri e domani a scrivere delle banalità del nostro paese, degli anni che passano e a guardarli tutti uguali nel loro passaggio con l’unica discriminante di diversità, costituita da grandi tragedie e da gioie più o meno passeggere ed illusorie.
Avrei voluto che quest’anno finisse con gli stessi connotati degli altri anni, piccole storie, polemiche, crisi, difficoltà, successi, retorici bilanci, ma devo mio malgrado abituarmi ad uno scenario diverso.
Il nuovo anno è in arrivo , un altro anno come altri, con la speranza che l’uomo non subisca altro per capire ciò che è duro a capire, forse in questi tempi , insieme, abbiamo compreso davanti ad immagini strazianti di bambini scomparsi violentati e uccisi che non è vergognoso piangere perché il dolore non snatura mai l’uomo, non lo è implorare aiuto, perché qualcuno, forse uno su un milione si fermerà e darà l’aiuto di cui si ha bisogno. Vergognoso è far finta di niente, lo è accampare scuse banali, lo è entrare nella bagarre politica per il proprio interesse personale o dare credito al piccolo despota o capopolo di turno che alza la voce dall’alto del suo triste, solitario scranno. Teniamocela stretta questa consapevolezza. Ciò che conta non è la qualità o la quantità della vita, ma l’intensità con cui la si vive e credetemi non servono tragedie per misurarla o provarla, basterebbe un’ora tranquilla di un giorno sereno per fermarsi e sentirla.

Prima dei botti , del rumore dei tappi di champagne che saltano , delle navi che suonano a festa e dei caroselli festaioli notturni permettete al vecchio Giobbe da Cosmopoli di augurare a tutti ……Buon anno 2011