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GIANNUTRI: le nuove regole

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Messaggio  Visir Gio Ago 14, 2008 9:09 pm

LA REGOLAMENTAZIONE DI GIANNUTRI: ESTRATTO

IL TESTO COMPLETO DELLE DELIBERE E' DISPONIBILE SUL SITO DEL PNAT http://www.islepark.it/

Parco Nazionale Arcipelago Toscano
Delibera N° 12 del 19 marzo 2008

Oggetto: Approvazione linee guida sperimentali per la fruizione sostenibile dell’Isola di Giannutri.

IL CONSIGLIO DIRETTIVO DELIBERA
1. Di approvare le linee guida sperimentali contenute nel Documento, allegato e parte integrante alla
presente deliberazione, per la fruizione sostenibile dell’isola di Giannutri (…)

GIANNUTRI
L’isola di Giannutri, di eccezionale interesse e valore naturalistico, storico e archeologico, è oggi pesantemente compromessa dal punto di vista ambientale a causa di carenze strutturali e di un Turismo senza regole. Dopo approfondite valutazioni dei dati, ricognizioni sul campo e riunioni con le istituzioni e con i portatori di interesse, l’Ente Parco, d’accordo con i residenti dell’isola, con il Comune dell’Isola del Giglio, Regione e Provincia, propone la definizione delle seguenti linee guida che tengano conto del DPR istitutivo e delle direttive.

Nel quadro del primario compito dell’Ente Parco che è quello della tutela e della salvaguardia del patrimonio naturale e dell’ambientale, sarà posta particolare attenzione ai flussi turistici organizzati e non, verrà valorizzata la figura della guida parco, saranno realizzati interventi di vario genere a terra nonché il riposizionamento di boe e ormeggi.

L’isola di Giannutri è interamente classificata quale Zona di Protezione Speciale ai sensi della Direttiva 79/409/CEE e quale Sito di Importanza Comunitaria ai sensi della Direttiva Habitat 92/43/CEE. Le normative
comunitarie, nazionali e regionali, impongono agli enti gestori l’attuazione, fin da subito, di livelli minimi di protezione nonché la realizzazione di appositi piani di gestione.

In ottemperanza al Decreto del Ministero dell’Ambiente del 17 ottobre 2007 la Regione Toscana sta
prediponendo una Deliberazione per il recepimento delle misure minime di conservazione relative alle ZPS.
In particolare nelle zone caratterizzate da presenza di colonie di uccelli marini, tra gli obblighi e divieti è previsto:
“divieto di accesso per animali da compagnia nonché regolamentazione dell’accesso, dell’ormeggio, dello sbarco, del transito, della balneazione, delle attività speleologiche, di parapendio e di arrampicata,
nonché del pascolo di bestiame domestico entro un raggio di 100 metri dalle colonie riproduttive delle seguenti specie di uccelli marini, durante i seguenti periodi di riproduzione e se non per scopo di studio e di ricerca
scientifica espressamente autorizzati dall’ente gestore:
Uccello delle tempeste (Hydrobates pelagicus) 15 Marzo-30 Settembre;
Marangone dal ciuffo (Phalacrocorax aristotelis) 1 Gennaio-1 Maggio;
Falco della regina (Falco eleonorae) 15 Giugno-30 Ottobre;
Gabbiano corso (Larus audouinii) 15 Aprile-15 Luglio;

Poiché al momento i corridoi di accesso a mare all’isola di Giannutri non permettono un controllo efficace degli sbarchi a terra, al fine di limitare la fruizione attualmente non ancora regolamentata dell’isola vengono proposte immediate misure di salvaguardia a tutele delle zone più vulnerabili (classificate SIC, ZPS e individuate come zone A e B dal Piano del Parco).

Le linee guida si articolano secondo i seguenti punti:
1) Vengono individuati due lembi di terra a nord e a sud dell’isola. In dette zone l’accesso sarà consentito
secondo due turni giornalieri ciascuno di 150 visitatori massimo. Le visite dovranno avvenire con guida in numero di 1 ogni 25 persone e solo con guida sarà possibile visitare anche la Villa Domizia previo accordo con la Soprintendenza competente.

2) Il punto del Parco di Isola del Giglio provvederà alla verifica del rispetto del contingentamento giornaliero mediante calendario aggiornato con le disponibilità ed a incassare il ticket d’ingresso all’area protetta pari a € 3 per le visite in partenza dall’isola del Giglio. La richiesta di accesso potrà essere presentata solo dalle guide abilitate del Parco e sempre nel rispetto dei limiti del contingentamento. Le prenotazioni e la vendita del biglietto d’ingresso all’area protetta potranno essere gestite dall’APT Maremma attraverso la struttura
della porta del Parco a Porto S. Stefano mediante convenzionamento con l’Ente Parco per l’incasso del ticket d’ingresso e per le escursioni organizzate in partenza dai porti della costa.

3) L’accesso all’isola, in attesa della realizzazione di un oasi blu da parte del Comune di Isola del Giglio, resta libero, mentre a terra, per i singoli e i gruppi non organizzati con guida, sarà possibile soltanto L’attraversamento della parte centrale dell’isola, lungo un “corridoio” che comprende la strada principale che conduce da Cala Spalmatoio a Cala Maestra.

4) Possibilità, previo avviso pubblico, di riservare n. 25 accessi giornalieri agli operatori che garantiscono
lo svolgimento sull’isola di servizi di preminente interesse pubblico.

5) L’accesso alle zoneinterdette è consentito ai residenti e affittuari previo ritiro di apposito pass numerato.

6) Divieto di abbandonare qualsiasi tipo di rifiuti sull’isola da parte di qualunque visitatore giornaliero. Le compagnie di navigazione adibite al trasporto dei passeggeri si faranno carico di riportare al porto di partenza i rifiuti prodotti durante l’escursione e del loro smaltimento a norma di legge.

7) Il Comune di Isola del Giglio, in accordo con l’Ente Parco, provvederà ad avviare l’iter necessario
per l’ottenimento di una concessione demaniale per la realizzazione di due Oasi Blu nello specchio acqueo prospiciente Cala Spalmatoio e Cala Maestra.

8 - E’ inibito lo sbarco di mezzi motorizzati sull’isola senza la necessaria autorizzazione dell’Ente Parco, ad eccezione di quelli istituzionali e/o di servizio.

9) Si propone, di comune accordo con le autorità competenti, la realizzazione di punti di immersione per
la regolamentazione dell’attività subacquea.

IL DIRETTORE ESPRIME
Parere tecnico-amministrativo favorevole.

--------------------------------------------

Con la delibera n°18 del 16.04.2008, il Consiglio Direttivo del Pnat approva la Regolamentazione:
Delibera N° 18 del 16 aprile 2008
Oggetto: Approvazione regolamentazione sperimentale fruizione Isola di Giannutri – Anno 2008.

IL CONSIGLIO DIRETTIVO:
(...) VISTA la precedente Deliberazione n. 12 del 19 marzo 2008

RITENUTO
opportuno provvedere ad un controllo della fruizione turistica dell’isola attraverso una regolamentazione degli afflussi nelle zone più sensibili;

DELIBERA
1. Di regolamentare, in via sperimentale, l’accesso all’isola di Giannutri secondo le modalità sotto individuate
a decorrere dalla data del 26 del mese di Maggio fino al 12 Ottobre 2008:
·
L’accesso via mare all’isola di Giannutri è libero mentre a terra per i singoli e i gruppi non organizzati con guida è consentito soltanto l’attraversamento della parte centrale dell’isola lungo il “corridoio”, individuato in rosso nella cartina allegata, che comprende la strada di collegamento principale da Cala Spalmatoio a Cala Maestra;
·
Così come evidenziato nella cartina allegata, vengono individuate due zone di protezione a nord e a sud del “corridoio” come sopra individuato. In dette zone l’accesso è consentito in due turni giornalieri ciascuno di 150 visitatori per le due zone di protezione a nord e a sud del corridoio per un totale di 300 visitatori giornalieri, escluso il solo personale istituzionale e di servizio ed i bambini fino al compimento del 4° anno di età e fatte salve eventuali particolari richieste che saranno di volta in volta preventivamente valutate e autorizzate da questo Ente.

Le visite in dette zone dovranno avvenire con guida abilitata in numero di 1 ogni 25 persone e solo con guida sarà possibile visitare anche la Villa Domizia secondo le modalità che saranno stabilite in accordo con la Soprintendenza competente;
·
Le richieste di accesso in dette zone di protezione potranno essere presentate dalle guide abilitate del Parco e nel rispetto dei limiti del contingentamento sopra definiti. L’ufficio del Parco presso l’isola del Giglio provvederà alla verifica del rispetto del contingentamento giornaliero mediante calendario aggiornato con le disponibilità;

E’ introdotto un ticket d’ingresso all’area protetta dell’Isola di Giannutri pari a € 3,00 per ogni visitatore. Sono esenti iresidenti (nelle isole dell’arcipelago toscano), i portatori di handicap ed i bambini fino al compimento del 4° anno di età e coloro che devono recarsi a Giannutri per motivi di lavoro e/o istituzionali;

Le prenotazioni e la vendita del biglietto d’ingresso all’area protetta dell’isola di Giannutri, sono gestite dall’ufficio del Parco presso l’isola del Giglio per le visite in partenza dalla medesima isola e dall’APT
Maremma anche attraverso la struttura della porta del Parco a Porto S.Stefano per le visite in partenza dai porti della costa;

In via sperimentale l’accesso alle zone di protezione è comunque consentito ai residenti sull’isola di Giannutri, ai proprietari di abitazioni, affittuari e ospiti delle strutture ricettive presenti sull’isola previo rilascio di apposito pass numerato;
·
Viene introdotto il divieto di abbandonare qualsiasi tipo di rifiuto sull’isola da parte dei visitatori giornalieri. Le compagnie di navigazione adibite al trasporto dei passeggeri si faranno carico di riportare al porto di partenza i rifiuti prodotti durante l’escursione e del loro smaltimento a norma di legge;
·
E’ inibito lo sbarco di mezzi motorizzati sull’isola senza la necessaria autorizzazione dell’ente Parco, ad eccezione di quelli istituzionali e/o che garantiscono pubblici servizi;

2. Al fine di ridurre “a monte” il rischio dell’arrivo di ratti sull’isola di Giannutri, tutte le navi e imbarcazioni che toccano terra dovranno essere dotate di erogatori adeguatamente riforniti di esche rodenticide (anticoagulanti di seconda generazione in formulati del tipo “esca fresca in bustine”). Gli erogatori attivi dovranno essere in numero minimo di 4 per i mezzi di lunghezza inferiore a 24 metri; per le navi di lunghezza superiore a 24 metri dovranno essere presenti due erogatori aggiuntivi per ogni 5 metri di lunghezza in eccedenza.

Dette prescrizioni costituiscono misure precauzionali introdotte a seguito della designazione dell’isola quale Zona di Protezione Speciale (....) ;
3.4.5. (.....)

IL DIRETTORE ESPRIME Parere tecnico-amministrativo favorevole.
-------------------------------------------------

CON PROVVEDIMENTO D'URGENZA DEL PRESIDENTE, IL 28 MAGGIO VIENE MODIFICATO IL "CORRIDOIO LIBERO"
LA NUOVA PIANTINA E' VISIBILE SUL SITO DEL PNAT, SE RIESCO LA METTO DOPO I POST DI EPICURO (ndr)

---------------------------
06.06.2008 IL TESTO DEL COMUNICATO STAMPA CON IL REGOLAMENTO PER OTTENERE I VISTI D'INGRESSO:
1. Le richieste di accesso da parte delle guide autorizzate, per quanto possibile, dovranno recare una
programmazione delle escursioni fino al 12 ottobre 2008 e dovranno pervenire via e-mail, ad entrambi gli indirizzi: parco@islepark.it e gillone@islepark.it oppure via fax, ai rispettivi numeri 0565919428
(sede Parco) - 0564809099 (Ufficio Isola del Giglio) almeno 4 giorni prima della data per la quale si fa richiesta. Qualora la visita venga prenotata per il lunedì la richiesta dovrà pervenire entro le ore 11:00
del giovedì della settimana precedente.

2. Nella richiesta devono essere indicati: il porto di partenza, la data, il turno di visita I mattina (fino alle ore 13:00) o II (pomeriggio dalle 13:30) per il quale si richiede il permesso, le generalità delle guide che accompagneranno il gruppo, la e-mail, il numero di fax e di telefono, il numero di persone.

3. In relazione alla disponibilità dei posti verrà fornita comunque tempestiva risposta via e-mail o telefonica.

4. Deve essere effettuato un unico versamento per ogni gruppo, sulla carta contabile n° 41-INCASSI GIANNUTRI- intestata all’Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano presso la Banca Monte dei Paschi di Siena
nelle sedi presenti all’isola del Giglio e a Porto S. Stefano, dell’importo di 3,00 € per persona che da diritto all’ingresso all’area regolamentata. Il bonifico intestato a Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano Via Guerrazzi, 1 Portoferraio IBAN IT16R0103070740000001726467 potrà essere effettuato anche da altri sportelli con pagamento delle commissioni bancarie.

5. Entro 24 ore dalla conferma di disponibilità, copia del versamento deve essere inviata via fax, al numero 0564809099, pena l’annullamento della stessa. Dovranno essere riportate nella causale del versamento: la data per la quale si richiede il permesso, le generalità delle Guide/a, il numero di persone, il porto di partenza e
il numero di fax.

6. L’ufficio di isola del Giglio invierà via fax il biglietto d’ingresso cumulativo che la Guida dovrà mostrare all’arrivo sull’Isola di Giannutri.

7. Gli importi corrisposti non verranno rimborsati in nessun caso. Previa richiesta verrà rilasciato il buono per l’accesso in data alternativa disponibile.


Ultima modifica di Visir il Lun Ago 25, 2008 11:29 am - modificato 2 volte.
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Messaggio  Epicuro Dom Ago 24, 2008 1:54 pm

Estratto della lettera inviata dal Sig. Madoglio alla redazione di Giglionews.
Libera riduzione, il testo completo al link:
http://www.giglionews.it/Allegati/Giannutri210808.pdf

Segnalazione di scorrettezza per mancata informazione sugli accessi all'Isola di Giannutri.
Con la presente si segnala, quantosegue.
In data 29 luglio 2008 lo scrivente decideva di effettuare la traversata sull'isola di Giannutri con l'intento di visitarla percorrendone i sentieri e visitandone la famosa Villa Domizia.
Oltre alla pubblicità della società di navigazione che informa della tratta nei giorni di martedì e giovedì,
l'invito alla visita è ben presente in vari siti turistici tra cui quelli istituzionali del Parco Nazionale Arcipelago
Toscano (P.N.A.T.) e Pro loco Isola del Giglio.
Solo una volta sbarcato ha avuto l'amara sorpresa, assieme ad altri turisti, di “scoprire” che, per effetto della
delibera consiglio direttivo P.N.A.T n. 18 del 16 aprile 2008, poteva percorrere solo i 500 m che collegano
“Lo Spalmatoio” con “Cala Maestra” in quanto tutti gli altri sentieri, compreso quello che porta alla villa
romana (chiusa), sono accessibili esclusivamente con guida abilitata.
Tale limitazione è preannunciata dal pannello informativo presente sul molo dello Spalmatoio che riporta la
cartina dell'isola ”corretta col pennarello”.
Seguendo poi le indicazioni dal molo per Cala Maestra e Villa Domizia, si scopre “per esclusione” qual è
l'unico sentiero percorribile grazie ai numerosi cartelli blu che informano del divieto di accesso a tutti gli
altri percorsi pena una sanzione di € 344.00. Per la precisione l'accesso è consentito solo accompagnati da guide abilitate, ma in loco non è fornita alcuna indicazione su come contattare le stesse.
Sono presenti anche cartelli molto vecchi e arrugginiti che vietano “temporaneamente” l'accesso per presunti
lavori in corso e alcuni che vietano di fare foto e video (per non disturbare “quale” fauna?).
Inoltre sono presenti guardie forestali che si premurano di “informare” i turisti chiedendo documenti di
identità e minacciando sanzioni per chi calpesta la strada sbagliata (cosa che ai residenti è permessa anche
con veicoli).
Senza voler entrare nel merito delle restrizioni, SI RITIENE GRAVEMENTE SCORRETTA
L'ASSOLUTA DISINFORMAZIONE SUI DIVIETI ADOTTATI A GIANNUTRI RISCONTRATA
PRIMA DELLA PARTENZA.
Basti pensare che di tali divieti non viene fatto cenno sulla cartina presente sul sito del P.N.A.T. (anche se,
in posizione non subito accessibile, si trova un link per scaricare le delibere) e nemmeno sulla cartina
distribuita dall'ufficio turistico di Giglio Porto recante i logo di Pro Loco e Comune di Isola del Giglio in cui
si evidenzia come la mappa sia aggiornata a maggio 2008, quindi SUCCESSIVAMENTE all'adozione di
dette limitazioni.
Per limitare la pressione antropica del turismo giornaliero su Giannutri basterebbe una più corretta
informazione ai turisti che, conoscendo i limiti di accesso, non spenderebbero certo tempo e soldi per una gita inutile su un'isola in cui, tra l'altro, una delle due spiagge accessibili, quella dello Spalmatoio, è
impraticabile essendo quasi totalmente occupata da ammassi di imbarcazioni rotte e in disuso.

Sorge il dubbio, legittimo e condiviso da decine di incauti turisti che hanno effettuato lo stesso viaggio, che con detti provvedimenti e con la scarsa informazione più che la natura si vogliano tutelare la quiete dei residenti e gli interessi economici dei 2 bar e della compagnia di navigazione.

Antonio Madoglio

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Messaggio  Epicuro Dom Ago 24, 2008 3:27 pm

da Giglionews del 24.08.2008

di Marco Gasperetti dal 'CorriereFiorentino.it'

"Linea dura del Parco per chi sbarca sull'isola. Ma solo a parole, perché norme e proibizioni vengono puntualmente ignorate"

A parole, un mese fa, è passata la linea dura. La filosofia dei divieti. Con delibere del Parco, carte da bollo, decine di cartelli piantati sull'isola, sanzioni severissime per i trasgressori. Non si possono abbandonare i sentieri principali, non si possono vedere i resti archeologici, non si può visitare la villa romana a picco sul mare. Chi trasgredisce paga: fino a 600 euro di multa se il malcapitato si perde della macchia mediterranea e si ritrova in una delle zone proibite. Nei fatti Giannutri, l'isolotto lungo tre chilometri e largo 500, davanti all'Argentario, è il paradiso del «si puo fare».

ISOLA PIENA DI TURISTI.
Migliaia di turisti arrivano ogni giorno. Se trovano posto nel «condominio», case cementificate negli anni Settanta che ospitano sino a 500 persone, restano a dormire, altrimenti gita mordi e fuggi, un «fuori porta in mare», tutto da consumare, da azzannare, da godere. Come orde di barbari postmoderni, i vacanzieri conquistano lo scoglio con i traghetti da Porto Santo Stefano e con charter da tutta la costa.Si Attrracca al porticciolo dello Spalmatoio (ma anche a Cala Maestra) e poi via, alla conquista del cuore incontaminato, nascosto dalla macchia mediterranea. I cartelli di divieto sono decine. Le guardia
addette alla sorveglianza solo due. Impossibile controllare e multare. Duemila anni fa, al tempo degli antichi romani, Giannutri era uno dei luoghi preferiti dai vip, un paradiso per vacanze esclusive. Turismo d'elite, come accadeva sempre a quei tempi. Sopra Cala Maestra, veduta sublime, la famiglia dei Domizi Enobarbi, parenti stretti di Nerone, si fece costruire una villa da nababbi. Quattro ettari di frutteti, viti e architetture lussuose. Oggi Villa Domizia (o meglio i suoi resti ancora straordinari) è chiusa. Recintata per salvarla dai nuovi barbari. «Che invece entrano quando vogliono - dice Giuseppe Morbidelli, già
responsabile del Parco e oggi titolare della Taverna del Granduca, l'unico ristorante dell'isola - e fanno ciò che credono. Perché non ci sono controlli. Lo stesso discorso vale per le altri parti dell'isola. Era meglio prima dei mille divieti. Almeno l'apertura totale consentiva a tutti di vedere cosa facevano gli altri».

LA VILLA PROIBITA.
Per raggiungere la villa proibita basta camminare cinque minuti nel bosco davanti a Cala Maestra, a una quindicina di minuti a piedi dall'approdo principale. Vietato anch'esso, eppure frequentatissimo da umani e rifiuti: fogliacci, plastica, lattine. C'è una recinzione. Ci sono buchi che, di volta in volta, gli operai forestali sistemano. Se non ci sono buchi, basta aggirare la rete alla sua estremità. Villa Domizia, fino a pochi anni fa proprietà di privati, fu messa all'asta e salvata da Regione e ministero dell'Ambiente che esercitarono il diritto di prelazione, sarebbe un richiamo turistico eccellente magari con biglietto d'ingresso. Ci sono colonne, scalinate e porticati, davanti a un mare così trasparente da sembrare etereo. Per terra i resti di camminamenti e mosaici. Come quello, misterioso, dei delfini. E' in bianco e nero e illustra uno dei miti della civiltà minoica: quello del labirinto di Cnosso a Creta. Il mosaico, oggi in un museo a Grosseto, era sistemato davanti all'ingresso della villa romana per dare il benvenuto e impressionare gli antichi ospiti. Nei progetti dovrebbe tornare sull'isola. Ma c'è chi spera di no. Rischierebbe di
essere depredato e distrutto. Dalla terra sabbiosa di Cala Maestra sono affiorati i resti di portici, terrazze panoramiche a picco sul mare, taverne, negozi e persino un magazzino dove si conservava il pesce. Nel quartiere residenziale, dove è stato recuperato il mosaico, c'è anche un impianto termale, realizzato con tecniche di altissimo livello.

RESTI ARCHEOLOGICI ABBANDONATI.
I resti archeologici dei magazzini sono anch'essi alla mercé di tutti. I soliti cartelli, i soliti divieti, e
il cancello di legno ammuffito è stato abbattuto e giace quasi sepolto dalla polvere. Si entra in una sorta di cantiere- pollaio, con
capitelli abbandonati, ancore, antichissime, dimenticate. Tutti entrano, toccano e si portano dietro souvenir di due millenni orsono: pezzi di muro, mattoncini, abbozzi di mosaico. I reperti si trovano all'interno di residenze private. Camminando puoi incontrare uno dei proprietari, sempre gentili, per la verità. «Mi scusi ma qui sarebbe vietato. Ci vorrebbe il pass». E tutti ringraziano, si scusano, e cadono dalle nuvole perché il pass a Giannutri è come l'Araba Fenice. «Ed uno dei problemi è proprio questo, non c'è informazione. Il pass serve solo ai residenti, circa 500 persone, i turisti che vogliono visitare tutta l'isola devono essere accompagnati da guide - denuncia Umberto Mazzantini, responsabile Legambiente Arcipelago - Ma ci sono
interessi forti di persone che guadagnano con il turismo mordi e fuggi e vogliono che sull'isola trionfi l'anarchia. Il Parco da giugno ha messo regole precise: si può sbarcare sull'isola ma, senza una guida, non la si può visitare tutta. Chi dovrebbe informare, come i barcaioli che portano le persone sull'isola, non lo fa». Il mare dell'isola è uno scrigno di tesori. A Punta Scaletta c'è uno scafo di nave romana ancora intatto. A Cala Spalmatoio riposano relitti di navi romane ed etrusche.
A Capel Rosso, la punta sud dove c'è il faro, ci sono anfore romane e vasi. Ovunque si possono trovare (e depredare) relitti spagnoli e francesi del Seicento, cannoni e altre armi da guerra. Giannutri, l'isola dei divieti disattesi. Metafora del Belpaese.

Marco Gasperetti

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Messaggio  Visir Lun Ago 25, 2008 11:44 am

La cartina di Giannutri postata da Epicuro sopra, con indicato il corridoio "libero" è stata modificata con un provvedimento d'urgenza del Presidente.
Ho provato a copiarla, ma non ci sono riuscito.
Sinceramente, la scala è talmente ridotta che è impossibile percepire eventuali differenze........
Se qualche Guida fosse in grado di dare dei dettagli..... grazie! Very Happy
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Messaggio  Visir Ven Set 05, 2008 4:38 pm

nell'assordante silenzio dei soliti noti, che come sempre se ne fottono di dare risposte, tanto le chiappe loro stanno al caldo, ennesima lettera di protesta a Giglionews.....



Riceviamo per conoscenza la lettera che Lisa Vestri, una turista capitata a
Giannutri, ha scritto al Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano per denunciare lo stato di abbandono ed anarchia in cui versa l'isola. Non è la prima volta che riceviamo proteste per come viene gestita l'isola ed i turisti che vi afferiscono.

"Buonasera, in data 22 agosto 2008, con la mia famiglia (2 adulti e 2 bambini di 3 e 6 anni)
sono andata per un giorno presso l'isola di Giannutri avvalendomi della compagnia Maregiglio s.r.l. per il trasporto.

Appena sbarcati, e dopo aver dato una sommaria lettura hai cartelli celesti, abbiamo capito che l'isola era tutta chiusa al turismo; difatti l'unica strada percorribile è composta da un piccolo tratto di circa 300mt che unisce Cala Spalmatoio a Cala Maestra, quest'ultima usata come discarica di
barche rotte e fuoriuso con una piccola spiaggia di sassi incatramati.


Ci siamo allora informati presso l'unica struttura aperta, un bar, nella piazza del piccolo villaggio, per capire dove si poteva recuperare una guida abilitata per almeno fare una passeggiata a vedere il faro o
qualche scorcio di una isola che si dice sia splendida.
La risposta è stata la seguente: "Non esistono guide abilitate sull'isola".

A questo punto quel cartello celeste di divieto sembrava proprio una presa in giro, come i prezzi visti nel bar, un panino al prosciutto crudo euro 10,00.

La nostra delusione è stata totale e la nostra rabbia è aumentata anche perchè i giorni precedenti eravamo andati ad informaci a Porto S.Stefano della fattibilità della gita e, nè l'ufficio del turismo di Porto S.Stefano, nè la biglietteria della Maregiglio s.r.l., ci hanno informati sulla nuova normativa vigente da aprile 2008 al 12 ottobre 2008 e della situazione che avremmo trovato sull'isola.

L'unica consolazione della patetica giornata, è stata la condivisione della delusione e della rabbia con la maggior parte degli altri turisti giornalieri, ignari anche loro di una situazione così paradossale.

Questa organizzazione non valorizza le bellezze di una parco naturale, ma come oramai succede spesso in italia, prende in giro ed approfitta di ignari cittadini.

Sembra che l'unico modo di preservare le nostre bellezze naturali, sia quello di "chiuderle", senza lasciarsi scappare l'occasione di fare pagare un trasporto che probabilmente verrebbe danneggiato fornendo le giuste informazioni.

Come mai scarseggiano i cassonetti per l'immondizia? Ne abbiamo trovati duo/tre nei trecento metri percorribili.
Come mai l'Isola è piena di palloncini da acqua scoppiati? Raramente nei miei viaggi ne ho fatto preventivamente scorta; non saranno i villeggianti ad averne fatto uso?

Ho per mia fortuna visitato altri parchi naturali, ma mai mi sono imbattuta in una situazione così ridicola.
Se non è possibile visitare il faro, nè la villa romana, sarebbe più corretto almeno avvertire il turista sulla terra ferma, che altrimenti, come noi con 2 bambine piccole, è stato appollaiato su uno scoglio per circa 4 ore, non vedendo l'ora che tornasse la nave a prenderci.

Se è vero che il parco naturale dell'isola di Giannutri vada preservato dalle barbarie degli essere umani, sarebbe opportuno chiudere l'isola ai turisti giornalieri, che evidentemente altro non si possono
permettere, ma anche a quei poprietari di case e appartamenti che passano sull'isola gran parte del periodo estivo.

In attesa di sua risposta, porgo cordiali saluti.

Lisa Vestri"


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GIANNUTRI: le nuove regole Empty Dilettanti allo sbaraglio, a spese nostre naturalmente!

Messaggio  Dario.Pozzi Ven Set 05, 2008 8:51 pm

Ho assistito a due incontri tenutisi in questa primavera aventi come oggetto la "questione" di Giannutri; il primo a Porto S. Stefano ed il secondo a Piombino.
Sono rimasto colpito in entrambe le occasioni dalla qualità degli interventi dei partecipanti che hanno contribuito fattivamente (con dati alla mano e testimonianze vissute in prima persona) a delineare un quadro della situazione abbastanza preciso.
Le fantasiose proposte del Parco naufragavano miseramente al cospetto della realtà dei fatti che peraltro non escludeva interventi che avrebbero dovuto essere più semplici nel loro impianto e quindi più facilmente applicabili.
Naturalmente quelle che erano presentate come proposte si sarebbero dovuti chiamare diktat perchè, alla luce di quanto prodotto dal Parco, nulla di quanto fatto osservare con civiltà ed intelligenza è stato poi preso nella minima considerazione.
Nonostante la distanza temporale dell'accaduto e lo sfumarsi della memoria ricordo con precisione assoluta le parole del rappresentante della Capitaneria di Porto circa l'impossibilità (non certo la non volontà) da parte della Guardia Costiera di fare rispettare per quanto di loro competenza la sequela di assurdità proposte dalla Direttrice del Parco.
Mi domando: posto che gli interventi dei partecipanti alla riunione provenissero tutti da speculatori senza scrupoli che della tutela dell'ambiente se ne strabattono, possibile che le parole di un rappresentante di una pubblica amministrazione al di sopra di ogni parte come la Capitaneria non abbiano sortito il minimo effetto???
E' immensamente triste affermarlo ma con persone di siffatta presunzione ed incapacità non esiste la minma possibilità di dialogo, personalmente sono intervenuto con ossevazioni e proposte in entrambi gli incontri così come già fatto troppe volte ancora in altre occasioni ma non c'è dialogo che tenga non esiste nessuna logica possibile al di fuori della loro, non si fa mai riferimento a nessuno studio scientifico, a nessun dato tangibile e a nessuna situazione analoga de utilizzare come linea guida in virtù di un buon funzionamento dimostrato sul campo.
Purtroppo nel nostro paese si può sbagliare quanto si vuole e finchè si vuole, fatto salvo naturalmente per i pagamenti delle rate dei mutui!!!
Chi investe danaro in una qualsiasi attività è un imbecille.

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Messaggio  Visir Sab Set 13, 2008 12:42 pm

Da Giglionews, pubblico un largo estratto di una lettera di protesta di Paolo Loffredo, Comandante della Vega Star, una barca che effettua i collegamenti con Giannutri. Le evidenziazioni in rosso sono opera mia.

La lettera completa: http://www.giglionews.it/isoladelgiglio/1485/LOFFREDO:-%27BASTA-ALLE-MENZOGNE-ED-ALLA-DISINFORMAZIONE%27.htm

Sono Paolo Loffredo Comandante e Armatore di una delle Compagnie di Navigazione che operano nel Parco Nazionale dell’Arcipelago toscano.

Questo mio intervento è volto a dire BASTA! alle menzogne e alla disinformazione dei giornalisti e di quanti costantemente screditano gli operatori del settore turistico marittimo che lavorano nell’Arcipelago toscano.

La violazione dell’area protetta di Giannutri dell’onorevole Fini è stata l’occasione per una nuova serie di di articoli denigratori sui cosiddetti “barconi” che scaricano turisti sull’isola aumentandone in modo esponenziale il degrado. Certamente l’onorevole Fini ha sbagliato ma ha anche avuto modo con questa esperienza di rendersi conto che le attuali disposizioni non permettono di apprezzare che in minima parte - o addirittura in nessun modo - le bellezze naturalistiche di cui siamo stati beneficiati in questa splendida zona. Ci auguriamo che questo lo induca a sollecitare il Ministero dell’Ambiente affinché riesamini i provvedimenti di tutela dei Parchi marini in un modo più costruttivo imponendo regole rigorose ma dando modo al pubblico di godere di questo importante patrimonio naturale.

La miglior cosa sarebbe se le nuove misure preventive non fossero prese da burocrati che niente sanno del mare o del nostro territorio ma fossero studiate da esperti che navighino con noi operatori che amiamo le nostre isole e che ne conosciamo tutti i segreti. A tal fine saremmo ben lieti di mettere a disposizione le nostre imbarcazioni per portare in giro gli studiosi e illustrare in concreto i problemi di queste aree. (....)
Siamo proprio noi i primi a pretendere la sua tutela tanto è vero che quest’anno la flotta degli operatori marittimi si è arricchita della prima nave ultramoderna ed ecologica dotata di tutti gli accorgimenti e le strumentazioni più all’avanguardia, in grado di poter navigare senza inquinare anche in ecosistemi delicatissimi (....).

Va tenuto inoltre conto che il turista che scende dai “barconi” prima dell’approdo viene preventivamente informato, tramite l’impianto audio delle nostre barche, di quali sono i vincoli a cui si deve attenere e sensibilizzato a non essere fonte di inquinamento. La sosta del passeggero sull’isola non si protrae per più di 3 ore durante le quali al massimo fa il bagno o una passeggiata nello stretto percorso imposto dalla regolamentazione sperimentale emanata dal Parco Arcipelago. I danni che può arrecare all’ambiente sono dunque nulli.

Cosa dire invece delle 250 abitazioni di Giannutri (di cui bisognerebbe verificare l’impianto fognario che sembra non sia propriamente a norma!) che d’estate si popolano di famiglie in vacanza creando un incremento di popolazione dalle 23 unità residenti alle 1.000 – 1.200 estive? Come mai questi privilegiati proprietari di case che vivono per settimane sull’isola e provocando un aumento considerevole di produzione di rifiuti e di liquami sfuggono alle ordinanze e alle regole? Per loro non esistono zone proibite: attraversano le aree di ripopolamento faunistico, si dedicano alla pesca, fanno il bagno dove preferiscono. Vi sembra che la legge sia uguale per tutti?

Dopo anni in cui si sono trascurati i problemi, la soluzione per godere dello splendore di Giannutri e degli altri angoli di Paradiso che abbiamo nell’Arcipelago non può essere la chiusura delle isole, come già è stato fatto per Montecristo e Pianosa! La chiusura non porta che a trasgressioni e a vandalismi e non è quello che desidera il cittadino: tanto è vero che nelle ultime elezioni i Verdi - i più rigidi sostenitori della chiusura - non sono stati premiati dagli elettori per la loro politica.

E’ necessario invece:
- Stabilire delle regole che siano seguite da tutti, con sanzioni pesanti per chi non le rispetta. I provvedimenti devono riguardare non solo la fruizione delle isole ma anche prevedere la regolamentazione della pesca sportiva e amatoriale e l’accesso alle isole delle barche da diporto (....).

- Affrontare i problemi delle isole alla radice provvedendo a bonifiche, a creare servizi, a curare la manutenzione sia dei beni storici sia delle abitazioni private.

- Potenziare il personale addetto al controllo formando delle risorse locali che già conoscano e amino il territorio e possano affiancare tutte le forze dell’ordine già presenti.

MA SOPRATTUTTO:

- Sviluppare e formare con opportune campagne di sensibilizzazione il senso civico e di responsabilità del visitatore (....)

Noi operatori vorremmo che (...) gli Enti affrontino in modo costruttivo il problema dalla vera parte del cittadino e con occhio attento anche alla salvaguardia dell’economia locale (....) Nel caso ciò non accada siamo pronti a continuare nella nostra azione di contrasto e a porre la questione, se occorre, anche in ambito di Comunità Europea in modo che i provvedimenti adottati tutelino tutti e non solo pochi privilegiati.

Il Comandante Paolo Loffredo


.....................
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