La Pieve di S.Giovanni
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La Pieve di S.Giovanni
La Pieve di S.Giovanni
Stamani vi invito a visitare l’antica Pieve di S.Giovanni che si trova sulla strada che porta al monte Perone.
Attualmente questa Pieve che per certo appartiene alle costruzioni pisane del XII° secolo non è in buone condizioni e nessuno si preoccupa del suo stato di degrado come se non fosse un nostro grande patrimonio.
La navata è unica, la facciata che resiste ancora in parte è limitata ai lati da due lesene e presenta un campanile a Vela ancora abbastanza conservato, sopra il portale, molto alta, è posta un’apertura a forma di croce. Sui due lati e sull'abside, si aprono alcune piccole finestre « a strombo ».
È commovente avvicinarsi, fra le erbacce che parzialmente ne ricoprono il pavimento, a questo insigne monumento che conserva nelle sue vestigia l'atmosfera mistica del Medioevo. Il tempo non ha risparmiato di infierire su esso: scoperto il soffitto, compromessa l'abside, restano solo le mura possenti e appena parzialmente conservata la facciata. Passeggiamo intorno; tocchiamo con la mano i grossi blocchi di granito, che costituiscono le solide pareti, squadrati. alla perfezione e messi l'uno sull'altro: nulla di più perfetto; entriamo in quella che fu la pieve: l'abside, a grande curva, è discretamente conservata; non tutto resta di quello che essa fu veramente.
E ritornano per un momento alla memoria i riti che ivi venivano certamente compiuti: riti medievali, austeri, dotati di una severità eccezionale, i quali anziché avvicinare l'uomo a Dio con la bontà, la tolleranza, il perdono, lo allontanavano per il terrore di ipotetici ed ingiusti castighi. Ne derivava un profondo desiderio di reazione e di evasione, che stimolava ancor più lo spirito di ferocia e di vendetta dell'epoca.
Alcuni ritengono che un mosaico raffigurante san Giovanni decorasse l'abside; il primitivo pavimento della chiesa non è stato mai trovato; ma è probabile che esso sia posto sotto l'attuale livello del suolo.
L'altare di pietra, al fondo, fu sconvolto nei primi anni del secolo XIX, quando il tetto crollò.
Attorno alla pieve notevolissimi i resti di mura di terrazzamento e di recinzione in opera poligonale, irregolare in parte à muratura, in parte a secco. I muri sono certamente coevi alla pieve, con restauri e adattamenti fino al secolo XVIII . La loro interpretazione è difficile , alcuni pensano ai resti di una potente muraglia che circoscrivesse la proprietà e che servisse per difesa e protezione agli abitanti della zona che si vi si rifugiavano per sfuggire agli attacchi dei corsari turchi .
Ancora un tesoro abbandonato dunque , ancora radici di storia che si stanno perdendo e con loro probabilmente la nostra identità.
Giobbe da Cosmopoli
Foto di Alberto campedelli
Stamani vi invito a visitare l’antica Pieve di S.Giovanni che si trova sulla strada che porta al monte Perone.
Attualmente questa Pieve che per certo appartiene alle costruzioni pisane del XII° secolo non è in buone condizioni e nessuno si preoccupa del suo stato di degrado come se non fosse un nostro grande patrimonio.
La navata è unica, la facciata che resiste ancora in parte è limitata ai lati da due lesene e presenta un campanile a Vela ancora abbastanza conservato, sopra il portale, molto alta, è posta un’apertura a forma di croce. Sui due lati e sull'abside, si aprono alcune piccole finestre « a strombo ».
È commovente avvicinarsi, fra le erbacce che parzialmente ne ricoprono il pavimento, a questo insigne monumento che conserva nelle sue vestigia l'atmosfera mistica del Medioevo. Il tempo non ha risparmiato di infierire su esso: scoperto il soffitto, compromessa l'abside, restano solo le mura possenti e appena parzialmente conservata la facciata. Passeggiamo intorno; tocchiamo con la mano i grossi blocchi di granito, che costituiscono le solide pareti, squadrati. alla perfezione e messi l'uno sull'altro: nulla di più perfetto; entriamo in quella che fu la pieve: l'abside, a grande curva, è discretamente conservata; non tutto resta di quello che essa fu veramente.
E ritornano per un momento alla memoria i riti che ivi venivano certamente compiuti: riti medievali, austeri, dotati di una severità eccezionale, i quali anziché avvicinare l'uomo a Dio con la bontà, la tolleranza, il perdono, lo allontanavano per il terrore di ipotetici ed ingiusti castighi. Ne derivava un profondo desiderio di reazione e di evasione, che stimolava ancor più lo spirito di ferocia e di vendetta dell'epoca.
Alcuni ritengono che un mosaico raffigurante san Giovanni decorasse l'abside; il primitivo pavimento della chiesa non è stato mai trovato; ma è probabile che esso sia posto sotto l'attuale livello del suolo.
L'altare di pietra, al fondo, fu sconvolto nei primi anni del secolo XIX, quando il tetto crollò.
Attorno alla pieve notevolissimi i resti di mura di terrazzamento e di recinzione in opera poligonale, irregolare in parte à muratura, in parte a secco. I muri sono certamente coevi alla pieve, con restauri e adattamenti fino al secolo XVIII . La loro interpretazione è difficile , alcuni pensano ai resti di una potente muraglia che circoscrivesse la proprietà e che servisse per difesa e protezione agli abitanti della zona che si vi si rifugiavano per sfuggire agli attacchi dei corsari turchi .
Ancora un tesoro abbandonato dunque , ancora radici di storia che si stanno perdendo e con loro probabilmente la nostra identità.
Giobbe da Cosmopoli
Foto di Alberto campedelli
Giobbe da Cosmopoli- Messaggi : 57
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